Gazzetta di Mantova 12 settembre 2014

Dalle lettere al direttore

Il_quartiere_degli_alieni_Gazzetta_12-9-2014

LEVATA Il quartiere degli alieni Gli Ederiani sono una razza aliena che vive, assieme a pochi altri individui confinanti, in un lembo di terra ai confini della frazione di Levata che si chiama Corte Edera: un po’ la Striscia di Gaza del Comune di Curtatone. Il senso dell’alieno (o del profugo, a scelta) non è tanto rispetto alla razza umana, cui io e i miei vicini sicuramente apparteniamo, ma rispetto all’attenzione che ha l’amministrazione comunale nei nostri confronti. Noi paghiamo regolarmente ogni tributo nella stessa misura di ogni altro abitante della città di Curtatone, ricevendone in contropartita praticamente nulla. Dal 2006 usciamo di casa rischiando di essere potatì come rametti da veicoli che passano a velocità ultrasonica davanti al nostro residence, oppure non usciamo affatto perché si crea un muro di macchine subito dopo il cancello dovuto al deflusso verso Virgilio/Cappelletta. Ci è impossibile usare mezzi di trasporto diversi dall’automobile, a meno di rischiare di essere infilzati dagli spiedi in ferro che costeggiano la ciclabile appena abbozzata sulla via del ritorno. Siamo sommersi dalla polvere (speriamo priva di amianto) che ogni tanto qualche mezzo pesante solleva nel compito di scaricare/caricare qualcosa nella lottizzazione Edera a fianco onde far vedere che qualcosa si muove (specie a ridosso degli appuntamenti propagandistici della nostra giunta). Abbiamo un panorama invidiabile che in estate ci fa sentire un po’ africani nella savana (zanzare e mosche annesse) e nelle altre stagioni africani lo stesso. però nella giungla. Lo sfalcio della vegetazione che cresce è affidato a un gregge di pecore che ogni tanto ci viene a trovare quasi fino alla porta di casa. Anche adesso che sono state installate le telecamere all’ingresso della frazione di Levata siamo stati regolarmente tagliati fuori dalla focale dei visori che puntano oltre noi poveri alieni. Eppure la fideiussione milionaria che potrebbe sbloccare i lavori per promuoverci definitivamente a cittadini di Curtatone rimane lì intonsa, guai a toccarla: chissà perché! Tutte le volte che abbiamo provato a chiedere spiegazioni ufficiali, anche attraverso il nostro amministratore di condominio, abbiamo avuto solo vaghi farfugliamenti chiosati con l’assicurazione che la nostra condizione è una priorità per l’amministrazione (questa frase mi ricorda sempre quanto viene detto ai nostri marò). Concludo questa mia ricordando a lor signori che l’inverno si sta avvicinando e che i rischi per la nostra piccola comunità, allietata da tanti bambini, aumenteranno: se dovesse capitare qualcosa nessuna scusa sarà accettata, agli alieni porgere l’altra guancia non riesce benissimo. Fausto Filippini

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