Gazzetta di Mantova 29 marzo 2015

Ultimo_consiglio_infuocato_Gazzetta_29-03-2015

Ultimo consiglio infuocato Ancora polemiche su Edera CURTATONE Il caso Edera ha infiammato il consiglio comunale di Curtatone e lasciato amarezza tra i cittadini di Levata. In aula sono arrivate le petizioni con 210 e 291 firme, entrambe reSpinte, presentate dal Comitato di quartiere per proporre di modificare il regolamento per la disciplina di istanze e per chiedere al Comune di farsi carico del completamento della rotatoria e ciclabile di via Levata. «La petizione ha dato numerosi spunti ha spiegato l’assessore Francesco Ferrari – ma il documento non può avere parere favorevole perché la materia che vuole riformare deve essere di competenza degli organi istituzionali». Bocciata anche la seconda. «La richiesta, pur condivisibile, non può avere parere favorevole, perché l’obbligo di realizzazione è in mano al lottizzante. Non appena incasseremo i soldi della fideiussione e useremo soldi privati, questi interventi saranno la priorità». «È imbarazzante sentire che un’opera pubblica trovi una bocciatura – ha replicato Paolo Savazzi – la scuola è stata fatta con i soldi pubblici, e questo stride fortemente». Il sindaco Antonio Badolato ha precisato che l’istituto è stato costruito con capitale privato, mentre il capogruppo di opposizione Giorgio Maffezzoli, che ha portato un’interpellanza sempre su Edera, ha puntato il dito contro l’amministrazione. È stata messa ai voti la mozione di Savazzi e Davide Belleili sul piano Edera e sui rapporti tra l’amministrazione e il lottizzante, con la richiesta di revocare la convenzione e tutelare l‘immagine del Comune. «Sono successe tante cose che hanno creato un clima di preoccupazione per tutti i cittadini – è intervenuto Savazzi, con la denuncia fatta dal consigliere Matteo Franzoni pubblicata dalla Gazzetta – È imbarazzante dover ammettere che ho vissuto nell‘ignoranza, ero di fianco a una persona che aveva certi tipi di rapporti e non lo sapevo. Possiamo permettere che uno prenda 150mila metri quadrati di terra e faccia nulla?- ha aggiunto Bellellì – il consiglio deve revocare la convenzione». Al voto la mozione è stata respinta. (ele.car)

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