Ultimatum su Edera, quaranta giorni per la fideiussione
Il tribunale ha emesso il decreto ingiuntivo. Bottani: “Passo avanti, ma vediamo se faranno ricorso”di Elena Caracciolo
CURTATONE (Levata). Un nuovo passo per il caso Edera: il tribunale ha emanato un decreto ingiuntivo per il pagamento della fideiussione. Lo annuncia il sindaco di Curtatone Carlo Bottani, che parla di un ulteriore importante obiettivo raggiunto nel difficile cammino per sbloccare la situazione del piano Edera di Levata.
«Il tribunale di Mantova – dichiara in una nota – ha ritenuto fondata la richiesta di pagamento della fideiussione e pertanto ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti dell’assicurazione, alla quale è stato concesso un termine perentorio di quaranta giorni per proporre un eventuale ricorso. Tale termine purtroppo congela di fatto il pagamento a favore del Comune, che pertanto dovrà attendere l’effettiva esecutività del decreto».
Soddisfatto del risultato ottenuto anche l’assessore Ivan Fiaccadori. «Il lavoro fatto in queste ultime settimane si è rivelato efficace – commenta – adesso dobbiamo attendere che arrivino i fondi per finanziare le opere d’interesse pubblico. Continuiamo comunque a predisporre gli atti tecnici e amministrativi per far ripartire il cantiere appena ci saranno le condizioni per farlo, nel pieno rispetto delle norme e del bilancio. Come abbiamo promesso ai cittadini, passo dopo passo, con cura e determinazione, ci avviciniamo all’obiettivo».
Fiaccadori era intervenuto sulla vicenda una decina di giorni fa, chiarendo le azioni intraprese dall’amministrazione. «Il presupposto dell’azione svolta nel corso degli ultimi mesi è stato quello di avere le idee chiare per garantire la correttezza del percorso amministrativo evitando di commettere passi falsi». Sono stati tre i principi politici seguiti dal Comune nel corso del primo anno di mandato: dare un tempo di sei mesi alla fase negoziale richiesta dall’assicurazione per tentare di riavviare il cantiere entro la primavera di quest’anno, nominare un collaudatore per certificare lo stato di attuazione delle opere di urbanizzazione, intraprendere un eventuale contenzioso giudiziario. «Abbiamo agito per mettere il Comune nelle condizioni di difendere le proprie ragioni e l’interesse dei nostri cittadini».