Con una delibera consiliare del 18 aprile, l’amministrazione ha deciso cose importanti riguardo alla nuova scuola elementare di Levata.
Ha in primo luogo approvato il progetto preliminare, che prevede, fra l’altro, lo spostamento della costruzione dal centro dell’area Edera ad una zona della stessa area vicina a via Levata. Sono state così accolte le osservazioni di alcuni, non quelle del comitato, che proponeva ben altro.
La nuova area destinata alla scuola è molto più piccola della precedente: resta da capire come siano state eseguite le necessarie compensazioni, perché è ovvio che l’area complessiva destinata all’uso pubblico (cioè a noi cittadini) non può diminuire, neppure di un solo metro quadro, rispetto a quanto era previsto.
Una seconda decisione importante consiste nell’aver affidato all’impresa che gestisce il cantiere Edera anche il compito di gestire la costruzione della scuola. Entro un mese sarà indetta una gara europea, che permetterà di scegliere l’impresa costruttrice.
La posizione ufficiale dell’amministrazione, ribadita in consiglio comunale, è che la nuova scuola sarà pronta per l’anno scolastico 2012-2013. Purtroppo è difficile credere a questa affermazione, così che il titolo di questo articolo risulta involontariamente sarcastico.
Non solo, infatti, sono passati oltre sei mesi da quando, in riunione pubblica, il sindaco aveva comunicato le intenzioni che solo ora si sono tradotte in decisioni esecutive. Inoltre un termine di esecuzione di 15 mesi (con inclusi due periodi estivi), comprensivo della preparazione e svolgimento di una gara europea, sarebbe un record da iscrivere nel guinness dei primati per un’opera come quella.
Ma ci sono altre considerazioni, che permettono di non classificare queste fosche previsioni come semplici espressioni di facile pessimismo. Ad esempio, il fatto di aver affidato il ruolo di committente ad un’impresa privata, su mandato del comune, può aver parato a certe croniche lentezze delle amministrazioni pubbliche, ma ha messo il destino del progetto in mano a chi avrà interesse a rallentarlo per limitare i propri esborsi di denaro, senza essere costretto da vincoli reali (penali per ritardo) a rispettare le scadenze. Inoltre nessuna scadenza contrattuale è stata fissata nella nuova convenzione con l’impresa, e il mancato rispetto di tutte le scadenze della precedente convenzione è passato senza alcuna reazione da parte dell’amministrazione.
La prossima (e unica) scadenza fissata all’impresa consiste nella indizione della gara entro il prossimo mese. Alla prossima edizione di queste note potremo quindi verificare se almeno questa sarà stata rispettata.
Che la nuova scuola, dopo essere migrata nel deserto ed essere ora ritornata alla luce, sia destinata a diventare un miraggio?