Si chiede all’Amministrazione comunale quali sono i motivi che hanno portato all’interruzione della pista ciclopedonale in corrispondenza del passaggio a livello di Levata e se è possibile rimuovere la barriera.
Inutile dire che la risposta, in particolare quella delle ferrovie, non ci soddisfa. E non solo per l’incertezza, tutta italiana, sui tempi di adeguamento.
Infatti sembra di capire che le norme di sicurezza di RFI impongano la presenza di una sbarra dedicata alla ciclabile (ma solo nel verso da Levata a S.Silvestro, visto che nel verso opposto c’è la sbarra delle auto). Possibile che non esista un’altra soluzione?
Non si potrebbe, ad esempio, mettere una barriera più o meno dell’altezza di un gradino, invece del blocco di cemento invalicabile che c’è ora? Quella barriera ridotta obbligherebbe i ciclisti a scendere di bicicletta per superarla, e, visto che di sbarre per la sicurezza dei pedoni nessuno sembra preoccuparsi, tutto sarebbe italianamente risolto.
Invece adesso i ciclisti sono sì obbligati a scendere a piedi, ma devono, con la bicicletta al fianco, invadere contro mano la carreggiata, per di più in un punto con scarsa visibilità per il dosso e reso molto stretto dallo spartitraffico centrale, con EVIDENTI problemi di sicurezza. Sarebbe questa, signori amministratori, la soluzione “certamente funzionale, se si tiene in considerazione il principio della sicurezza” ?
Nell’attesa della ulteriore risposta continuiamo a ricevere segnalazioni dai concittadini:
2011-07-19 “Salve mi associo al disagio della ciclabile interrotta nei pressi della ferrovia, e vorrei segnalare la scarsa sicurezza della pista dal passaggio livello verso tutto il centro di levata, dove sono presenti buche, tombini troppo rialzati troppo, e ghiaietta pericolosa.molti preferiscono stare sulla carreggiata delle auto e li capisco, si rischia di cadere sulla ciclabile.grazie” – (lettera firmata)
2011-08-10 “Buon giorno a tutti , da ciclista sto seguendo con attenzione le comiche relative alla diatriba tra Ferrovie dello Stato e Amministraziione Comunale sull’interpretazione delle leggi per stabilire chi deve pagare (il problema èquesto)la sistemazione del tutto.
Intanto come al solito chi ha problemi è l’utente.
Ho notato che sono stati tracciati due passaggi pedonali in prossimità dell’occlusione…
vuol dire che si deve passare sull’altro lato della strada? Dove ci sono 20 centrimetri di ghiaia , la riva del fosso e cammini sulla strada a bordo auto senza alcuna protezione?…….e i ciclisti diventano pedoni ? e in quei pochi centimetri devono starci con la bicicletta?
Oppure devono risalire e viaggiare liberamente sulla carreggiata dimenticando che in caso di ciclabile sono costretti ad usufruirne (codice della strada)…….meglio ancora andare contromano?
In caso di incidente causato da quanto sopracitato , chi ne risponde ?
Rivolgo a voi queste perplessità dato che vi ritengo l’unico organo che può aiutare i cittadini ad avere risposte.
Nel caso le risposte siano già disponibili , scusate me le sono perse.
Saluti a tutti .” – (lettera firmata)
Il 6 ottobre si è tenuta una assemblea su questo argomento: leggi il verbale.
Il 20 gennaio 2012, come annunciato dalla Voce di Mantova, l’ente ferrovie comunica al comune di aver completato il progetto esecutivo per la nuova sistemazione del passaggio a livello. I più ottimisti diranno che almeno è stato percorso un ulteriore passo sulla lunga strada verso la soluzione del problema, ma è difficile comprendere chi applaude e si compiace, quasi che il problema fosse risolto.
Invece i tempi per una soluzione si preannunciano molto più lunghi di ogni più pessimistica previsione, e si dovrà vedere se saranno rispettati!
Non abbasseremo la guardia.