Il 23 ottobre si riunisce, per la 29esima volta, il circolo dei lettori di Levata.
Si commenterà il libro “Stirpe” di Marcello Fois, un giovane (42 anni) autore sardo che vive a Bologna e che ha già vinto diversi premi letterari.
Stirpe è il primo libro di una trilogia ancora da scrivere. Ci racconta, attraversando tutto il secolo scorso, una storia triste e tragica, quella di un uomo sardo, che di mestiere fa il fabbro, e della sua stirpe. I capitoli del libro prendono il nome dalle cantiche dantesche, ma non nell’ordine. Prima viene il breve Paradiso, con i sogni della gioventù, poi l’interminabile Inferno, con le guerre e il fascismo, ed infine il Purgatorio, con un troppo breve e incompleto sollievo dalle tragedie che lo precedono. Ma vi è dell’altro, oltre alle vicende del protagonista: sul romanzo aleggia un secondo livello di mistero, di sogno, con richiami alla mitologia antica e visioni tragiche; è qualcosa che incombe e ci sfugge, che arde come la brace sotto la cenere, senza mai venire allo scoperto.
Il libro può essere ottenuto in prestito presso la sala civica, tutti i lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 16 alle 17,30.
Nel precedente incontro del circolo si è anche proposta le lettura di altri due libri:
- “Per amore, solo per amore” di Pasquale festa Campanile: è la storia di Giuseppe e Maria, sì, proprio loro: i genitori di Gesù. La storia è vista con un occhio tutto particolare: dolce, non un dolce stucchevole, anzi di un sapore che sa di vita vissuta, umanamente, con gioie e dolori.
- “Bora” di Anna Maria Mori, nata a Pola in Istria – che con la famiglia ha lasciato i luoghi dell’infanzia, quando l’Istria è “passata” alla Iugoslavia e da allora è vissuta “profuga” in Italia, e di Nelida Milani, anche lei di Pola, ma al tempo del “passaggio” alla Iugoslavia rimasta a Pola. La lettura del libro ci regala alcune tra le pagine più belle, autentiche e sincere sull’ingiustizia dell’esilio e sull’intolleranza degli uomini.