Gazzetta di Mantova 28 febbraio 2013

Ultimatum per Edera Gazzetta 28-02-2013

Ultimatum per Edera:
subito i lavori o mai più
Curtatone. Maniere forti del Comune per far ripartire il cantiere della scuola
E spunta l'idea di incassare la fideiussione per realizzare i lavori in proprio
Tutto era cominciato con qualche rallentamento dei lavori,poi il ritrovamento delle tracce
di amianto, nel 2011, aveva bloccato il cantiere di Levata, e dopo il dissequestro le cose sono
peggiorate sempre di più. Fino a ottobre 2012, quando anche 1'ultima ruspa dell'Ati formata
dalla Scattolini-Foroncelli e dalla Leale di Roncoferraro ha spento i motori.
I sospetti sono stati confermati: l'immobiliare Edera non ha i soldi necessari per completare
le opere di urbanizzazione sull'area da 150mila metri quadrati, compresa l'attesa scuola
della frazione. Inutili i concessi dall'amministrazione al lottizzante Antonio Muto e ai
costruttori, che durante l'ultimo incontro, come raccontano il sindaco Antonio Badolato, e
gli assessori Francesco Ferrari e Giuseppe De Donno, hanno ammesso di dover gettare la spugna.
Una doccia fredda per il Comune di Curtatone, che non ha mai smesso di rassicurare i citladini
su un risvolto della situazione. Lo sblocco c'è stato, ma la vicenda ha preso una piega
negativa che adesso non lascia spazio a più di un paio di soluzioni per raggiungere quello
c'ho nesta l'obiettivo principale, «ovvero la realizzazione del nuovo istituto.
Le ipotesi avanzate sono due: riscuotere la fideiussione e usare la somma ottenuta per
costruire la ciclabile e il rondò, I'm‘ decollare il cantiere della m Yl noia e aprire un mutuo,
quindi indebitarsi, per poterla completare.
Oppure, nel caso in cui l'Immobiliare si rifiuti di mettere mano alla fideiussione, revocare la
convenzione con Edera, modificare il Pgt per far decadere la natura edificabile dell'area
eccetto quella necessaria alla scuola, dove verrà costruito un istituto in pochi mesi con tecniche
e materiale innovativo. Prima di tutto però, il Comune richiamerà per l'ultima volta la
ditta al rispetto dei propri impegni. «Intimeremo l'immediata partenza dei lavori - annuncia
il sindaco - e se l'Immobiliare risponderà di nuovo con un no, daremo il via alle azioni legali
per tutelare le nostre ragioni». Verrà presa così in considerazione la prima delle due strade percorribili.
«Busseremo alla porta del garante per il pagamento della fideiussione, e abbiamo già chiesto che venga
valutata la somma esatta - spiega Ferrari - che sarà il differenziale tra i sette milioni e 8oomila euro
di garanzia iniziale e il valore delle opere eseguite da Edera. Con que-ste risorse e un mutuo, che pos-
siamo permetterci, termineremo i lavori». Se nemmeno questa strategia dovesse funzionare, «allora revocheremo
la convenzione, revisioneremo il Pgt, e ci occuperemo della sola area su cui sorgerà la scuola».
In pratica, la lottizzazione Edera sparirebbe per sempre. Un cambio di rotta inimmaginabile fino a poche settimane
fa, quando ancora sembrava che qualcosa si potesse salvare. «Fino all'autunno del 2012 tutto procedeva, se pur
lentamente - dice Badolato _ ma appena ci siamo accorti che le cose non andavano, abbiamo cominciato le sollecitazioni.
Ci è stato chiesto sempre più tempo, finché a fine gennaio ci siamo resi conto che si trattavano solo di parole».
In conclusione, l'amministrazione non si attribuisce nessuna colpa e torna a promettere la scuola. «Il ritardo è dipeso
da fatti a noi estranei _ spiegano Badolato e Ferrari _ che non potevamo controllare. Fino ad ora non abbiamo buttato via
nemmeno un centesimo».

Elena Caracciolo
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