LEVATA: TERZO MONDO?

Vi sembra esagerato il titolo? Eppure la condizione della scuola elementare di Levata è proprio da terzo mondo: vediamo.

Cominciamo dalla parte peggiore, i servizi igienici del piano terra. I vasi sono alla turca e i bimbi più piccoli si spaventano davanti a quel buco nero, che non avevano mai visto prima: le maestre sono obbligate ad accompagnarli per tranquillizzarli. Poi manca la separazione fra maschi e femmine, e le maestre, mancando i servizi a loro destinati, devono utilizzare quelli dei bambini. Inoltre sono vecchi di oltre 30 anni ed il loro stato di degrado impedisce di sanitizzarli a fondo.

Ma vediamo anche il resto con un rapido (e certamente incompleto) elenco:

– il servizio per disabili non è a norma

– mancano le fontanelle per bere, i bambini si attaccano ai rubinetti

– il comfort invernale è decente, ma all’inizio dell’estate fa troppo caldo e si devono aprire porte e finestre

– arredi e attrezzature sono al minimo vitale, in gran parte vecchi e fatiscenti

– le attrezzature informatiche non sono aggiornate e mancano gli spazi per utilizzarle al meglio

– l’impianto elettrico è decente, ma l’alimentazione nella minuscola auletta di informatica salta spesso e volentieri

– le finestre sono vetuste, non chiudono bene, le tapparelle si rompono spesso, i vetri sono sottili (cerchiamo di non pensare a cosa succederebbe se un vetro si rompesse cadendo)

– la tintaggiatura dei locali (aule e corridoi) è vetusta e sporca

– i pavimenti sono ammalorati in più punti, è impossibile eseguire pulizie a fondo

– le bidelle non hanno uno spazio decente per riporre le attrezzature di pulizia

– il corridoio dove i bambini giocano durante la ricreazione è ricco di spigoli ed un estintore vi fa bella mostra di sé protendendosi minaccioso come un’arma letale

– gli spazi esterni sono in stato di abbandono, ricchi di pericoli e forse infestati dai topi (ne è stato trovato uno morto)

– la recinzione non protegge adeguatamente dal traffico su via Levata, che è aumentato forse di 10 volte rispetto a 30 anni fa: le auto sparano sassi e la recinzione è stata già sfondata in un incidente

– manca il parafulmine, che è obbligatorio secondo le norme attuali

E che dire degli spazi per la didattica?

– le aule sono mediamente affollate, però certo non secondo le regole di oggi, ma mancano gli spazi per attività varie, perché tutti gli spazi disponibili sono ormai trasformati in aule

– l’accesso per i disabili al primo piano non esiste e questa non è limitazione di poco conto, perché le attrezzature informatiche sono necessariamente poste al primo piano, non essendoci altri spazi, così i bambini disabili sono costretti ad arrangiarsi; inoltre questo limita le possibilità di assegnazione delle aule, che normalmente prevederebbero le classi quarte e quinte al piano superiore.

Speriamo che nessuno si sia sentito offeso dalla elencazione di tante brutture: non possiamo far finta di niente, quello è il luogo dove i nostri bambini imparano a conoscere il mondo esterno!

Quello che vogliamo dire è che non si può più aspettare: la congiura del silenzio, che copre da troppo tempo quelle brutture, deve cessare!

Tutti i genitori si facciano raccontare dai propri bimbi come vivono la scuola, e poi ne riferiscano con commenti a questo articolo: vogliamo farci un’idea più precisa della situazione.

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