Edera come Baghdad dopo le bombe
Il caso della lottizzazione affrontato in consiglio comunale a Montanara
CURTATONE – Il paesaggio è desolante. Edera è un cantiere occupato da macerie. Il sindaco
di Curtatone, Antonio Badolato evoca un'immagine: «Sembra un quartiere bombardato
di Baghdad o di Beirut». Il cammino che porta alla nuova scuola di Levata appare
sempre più irto di ostacoli. Mercoledì scorso, in municipio a Montanara, si è svolto
il consiglio comunale, alla presenza di un discreto numero di persone, tra le quali i grillini,
gli esponenti del Comitato di Quartiere e Carlo Grassi, dichiarato incompatibile con la
sua carica di consigliere. Badolato ha indicato quali sono le priorità per risolvere il caso
Edera: «Il Comune dovrà acquisire l'area di 10mila metri quadrati di proprietà del lottizzante
(l'Immobiliare Edera, ndr) – ha affermato Badolato –, poi sarà necessario riscuotere
la fideiussione di 7 milioni e 800mila euro per completare le opere di urbanizzazione nell'area
». La scuola sarà costruita ma non con il denaro pubblico: «Troveremo un imprenditore
mediante il contratto di disponibilità, che consente di superare le angosce del Patto di stabilità. È l'unica
opzione che abbiamo a disposizione» spiega il sindaco. Sembra evidente che, in tempi
di crisi del mercato edilizio, non sarà semplicissimo trovare un privato disponibile a
realizzare un investimento rilevante. Rispondendo a una serie di critiche formulate dai
consiglieri di minoranza, Badolato ha sottolineato che l'ampliamento della vecchia
scuola di Levata non è una strada percorribile perché comporterebbe costi elevatissimi.
Lo scorso 22 marzo, ha ricordato l'assessore all'urbanistica Francesco Ferrari, l'Immobiliare
Edera ha contestato l'escussione della fideiussione a garanzia delle opere di urbanizzazione
perché «i termini non sarebbero ancora scaduti». In precedenza, il lottizzante aveva riconosciuto
l'impossibilità di proseguire i lavori di urbanizzazione per mancanza di risorse. «Anche
le ditte costruttrici – rileva Ferrari – hanno comunicato di non essere in grado di aprire il
cantiere della scuola». Secondo Badolato, la soluzione non può essere quella prospettata
da Giorgio Maffezzoli, capogruppo della Lista Civica per Curtatone: «Non è possibile
dirottare i fondi, previsti per le opere dei prossimi anni, nell’edificazione della scuola.
Non ci sono soldi». Intanto rimane un cantiere che, secondo Paolo Savazzi, nuovo
capogruppo di Sinistra Unita per Curtatone, ha rovinato l'ambiente. ( g. v. )
E Rosa: la scuola sulle macerie del cantiere?
CURTATONE - Cristiano Rosa, capogruppo del Pdl nel consiglio comunale di Curtatone, ha
chiesto se è sostenibile accendere un mutuo per costruire la scuola all'interno della lottizzazione
Edera. «Ci sono solo devastazione e macerie – sottolinea Rosa – faremo lì la scuola?».
Rosa ricorda, inoltre, che, negli anni passati, sono stati persi 3 milioni e mezzo di euro per la
costruzione del nuovo edificio scolastico. Secondo Luigi Gelati, capogruppo della Lega, è
necessario trovare velocemente una soluzione: «Nel 2010 avevo proposto di ampliare la vecchia
scuola – spiega Gelati – non so se la riscossione della fideiussione darà soddisfazione». Paolo
Savazzi, nuovo capogruppo di Sinistra Unita per Curtatone, ha rilevato il mancato coinvolgimento
dei cittadini nel progetto: «Un'opera di dimensioni faraoniche come questa richiedeva una maggiore partecipazione il
terreno sul quale dovrebbe sorgere la scuola è del privato. Come faremo a costruirla?». Alcuni consiglieri temono che i
privati possano adire alle vie legali. Infine Giorgio Maffezzoli, capogruppo della Lista Civica
per Curtatone, ha suggerito unasoluzione: «È possibile costruire una nuova scuola di fianco al palazzetto dello sport utilizzando
i fondi stanziati per gli interventi del 2013 e 2014». Proposta respinta dal sindaco. ( g. v. )