Voce di Mantova 13 settebre 2013

Passaggio a livello lavori infiniti Voce 13-09-2013

Levata, il problema si protrae ormai da alcuni anni. E i cittadini pensano ad azioni di protesta Passaggio a livello: lavori… infiniti Presciuttini (Comitato di Quartiere): “Le nuove barriere non sono funzionanti” “Se i lavori non dovessero essere eseguiti prima dell’estate bisognerà passare alla disobbedienza civile” LEVATA (Curtatone) – I nuovi bracci meccanici del passaggio a livello di Levata sono stati montati ma non sono ancora funzionanti. Lo riferisce Franco Presciuttini, presidente del locale Comitato di Quartiere, che ha scritto all’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Curtatone Francesco Ferrari, chiedendo di intervenire presso il referente di Rete Ferroviaria Italiana, che ha effettuato l’investimento, affinché solleciti l’intervento di collaudo necessario per rendere operative le nuove semibarriere del passaggio a livello. «Ho parlato con il dottor Gabriele Bassi di Rfi, il quale non sa quando avranno inizio i lavori di collaudo che sono particolarmente complicati ma necessari per consentire la messa in sicurezza del passaggio a livello di via Levata – sottolinea Presciuttini – Bassi mi ha consigliato di chiedere delucidazioni in merito all’assessore competente e, a fronte di questa sorprendente affermazione, mi sono rivolto a Ferrari. Quando le nuove quattro semibarriere saranno funzionanti, i tecnici di Rfi smonteranno i vecchi bracci meccanici. A quel punto il transito sul passaggio a livello potrà avvenire in sicurezza». Il problema si trascina da anni. L’implementazione delle semibarriere è funzionale all’attraversamento ciclopedonale. Attualmente i bracci meccanici operativi coprono solo metà della sede stradale, questo determina un rischio per chi vuole attraversare a piedi o in bicicletta il passaggio a livello, lungo la ciclabile che costeggia via Levata. Infine Presciuttini avverte: «Se i lavori non dovessero essere eseguiti prima dell’estate, che sarebbe la quarta da quando si è verificato il problema, bisognerà passare ad azioni di disobbedienza civile». Giovanni Vigna

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