CONTESTATI GLI AMMINISTRATORI «Basta buio, non c’è sicurezza» Rabbia dei residenti di Levata per le vie senza illuminazione Paura, rabbia e malcontento. Questo si respirava venerdì sera nella sala civica di Levata, durante l’assemblea pubblica organizzata dall’amministrazione di Curtatone per fare il punto sulla frazione. A far scoccare la scintilla è stata una domanda sul caso luci, sollevata dal presidente del Comitato di quartiere Franco Presciuttini. A PAGINA 21
Vie lasciate ancora al buio Il Comune nel mirino All’assembIea di Levata la rabbia dei cittadini: «Siamo in balia dei ladri» L’assessore Ferrari: c’erano aree troppo illuminate, costi ridotti di 300mila euro CURTATONE (Levata) Un misto tra paura, rabbia e malcontento. E l’atmosfera che si respirava venerdì sera nella sala civica di Levata, durante l’assemblea pubblica organizzata dall’amministrazione di Curtatone per fare il punto della situazione sulla frazione. A far scoccare la scintilla è stata una domanda sul caso luci, sollevata dal presidente del Comitato di quartiere Franco Presciuttini. Una richiesta di chiarimento sulla manovra correttiva che, dopo due mesi di buio riaccenderà 2.200 lampioni per illuminare i punti critici del territorio, seguita dalle voci di altri residenti sul piede di guerra. «Abito in via Einaudi e l’anno scorso mi sono entrati i ladri in casa _ è intervenuto Alex Vivaldi _ ora mi trovo a dover vivere in un posto senza luci, già dal pomeriggio si vede nulla, ed è preoccupante». L’operazione, parte del progetto di risparmio energetico definitivo dal 2014, riattiverà i pali necessari a garantire la sicurezza su incroci stradali, rotonde e attraversamenti pedonali, lasciando però alcune zone senza copertura «Io ho avuto a che fare con dei ladri una settimana fa _ ha sbottato un residente di via Pisanello _ non capisco come sia possibile che il Comune tagli un servizio così importante solo per risparmiare un po’. Adesso la gente deve spendere di tasca propria per illuminare vialetti, giardini e cortili». Tra il pubblico c’era Giuseppe Bruzzano, tra i promotori del gruppo di Controllo del vicinato, che ha ribadito i timori dei cittadini. «La sicurezza è anche una questione di percezione e le persone non tornano più a casa tranquille, è logico pensare che i malviventi entreranno nelle abitazioni buie di chi ancora non si è attrezzato con lampade esterne». Una scia di proteste a cui ha risposto l’assessore Francesco Ferrari, ricordando gli obiettivi dell’amministrazione. «Con il vecchio sistema di impianti c’erano aree troppo illuminate ha replicato _ mentre così ci avvicineremo a una tecnologia più efficiente e moderna, in attesa dei miglioramenti proposti e messi a bando da Tea. Inoltre avremo una riduzione di costi di 300mila euro all’anno». Le proteste intanto rimbalzano anche su Facebook, nella pagina “Curtatone al buio? Io dico no”. «Se la giusta risposta del Comune è stata spegnere le luci è ovvio che la de…nza ha colto ormai l’assessorato competente», si legge in un commento. «Bisognerebbe aspettare il sindaco e farci ricevere tutti. Le tasse le vogliono e noi vogliamo sicurezza», scrive qualcun altro. E ancora: «E stata avvistata un’auto blu che continuava a girare a Montanara in Via Roda e anche all’Eremo. Non è stata affatto una bella scoperta quella di spegnere le luci». Elena Caracciolo
Chiesta la sezione a tempo pieno I genitori di Levata tornano a criticare la scelta fatta dall’amministrazione di Curtatone di ristrutturare la vecchia elementare al posto di costruirne una nuova come era stato promesso. Durante l’ultima assemblea pubblica della frazione, alcuni cittadini hanno espresso l’esigenza di avere una sezione a tempo pieno, servizio attivo solo a Buscoldo e a san Silvestro. un bisogno che non potrà essere soddisfatto dall’ampliamento della struttura, che non prevede una condizione necessaria: uno spazio mensa per ospitare i bambini. (ele.car.)