Sembra quasi che i gestori delle ferrovie a Mantova abbiano preso paura!
È bastato che montasse la protesta per i tempi morti anche dei passaggi a livello di Borgochiesanuova e Cittadella, perché si vedesse un sensibile miglioramento dei tempi, almeno a Levata.
Infatti da qualche settimana molti treni provenienti da Modena fanno registrare un tempo di chiusura del nostro PaL più che accettabile, passato da oltre 5 minuti a meno di 2 minuti! Quasi tutti gli altri treni sono rimasti oltre i 5 minuti, ma intanto un miglioramento c’è stato, e questo è positivo.
Sorgono però adesso molte domande.
- Se era così facile ridurre i tempi, perché questo non è stato fatto subito, quando, a Levata, abbiamo vivacemente protestato diversi mesi fa?
- Dove erano allora i nostri amministratori, che, invece di fare la voce grossa, come hanno fatto adesso gli amministratori di Mantova, si sono limitati a scuotere le spalle? Mica vorranno convincerci che Levata farebbe meglio a secedere da Curtatone per passare sotto Mantova?
- Ora che sappiamo che si possono migliorare i tempi, che cosa si aspetta per estendere i miglioramenti a tutti i treni? E se i magnifici tecnici delle nostre ferrovie, che proporremo per il prossimo premio Nobel, dovessero ripeterci che è difficile, che ci sono insormontabili problemi di sicurezza, ecc., che cosa aspettano a venircelo a spiegare direttamente?
- A quando la istituzione di una civilissima tassa comunale sui tempi di interruzione del traffico nei passaggi a livello e per lavori stradali? A noi cittadini viene imposto il ticket sanitario, ed è giusto, perché serve a evitare inutili sprechi di cure e medicine. Ma allora perché deve essere libero lo spreco del nostro tempo (non certo di quello di lor signori)? E poi lor signori vengono a spiegarci che la produttività in Italia è bassa: ma non è quello spreco inutile del nostro tempo un insulto agli sforzi che ciascuno di noi fa per migliorare la situazione in cui ci troviamo?