Edera e le opere mai terminate. Il Comune si rivolge al tribunale
L’amministrazione vuole riscuotere la fideiussione e sbloccare i cantieri pubblici. La decisione presa dopo il no dell’assicurazione a pagare oltre due milioni dovuti dal costruttore di Elena Caracciolo
CURTATONE. L’amministrazione di Curtatone bussa alla porta del tribunale di Mantova per riuscire a riscuotere la fideiussione di Edera e sbloccare una situazione congelata ormai da tempo.
La decisione è stata presa durante l’ultima seduta di giunta, con l’intenzione di vedere riconosciuti i diritti del Comune in merito al finanziamento delle opere di urbanizzazione del Piano di Levata. La giunta aveva richiesto ad inizio aprile il pagamento di un importo di oltre due milioni di euro all’assicurazione, per poter completare le opere pubbliche previste nel comparto di Edera, «ricevendo un diniego – spiegano – nonostante il Comune abbia in cassaforte una polizza assicurativa a prima richiesta come beneficiario». La domanda di pagamento era stata inoltrata in seguito allo scadere del tempo che l’amministrazione si era data per cercare di conciliare le diverse posizioni giuridiche e finanziarie con soggetto attuatore e assicurazione tramite l’apertura di un tavolo di negoziazione nell’autunno del 2015.
«Grazie al rispetto dei termini di approvazione del bilancio 2016 ci siamo impegnati a perseguire l’obiettivo di completare le opere di viabilità, in particolare la rotatoria di Levata oggi incompiuta, così come terminare la pista ciclabile e tutte le opere complementari necessarie a garantire decoro e sicurezza ai cittadini della frazione».
Il finanziamento e la realizzazione di queste opere sono strettamente legati al pagamento della polizza fideiussoria prevista dalla convenzione urbanistica di Edera, come chiarito in consiglio comunale dall’assessore Ivan Fiaccadori.Durante la seduta di una decina di giorni fa era stato presentato il bilancio, con una novità: la previsione della riscossione della fideiussione di Edera, un passo in avanti rispetto al 2013, quando il Comune aveva fatto la prima richiesta di restituzione della polizza da 7milioni e 800mila euro. In seguito alle verifiche sugli interventi svolti, e alle scadenze, al momento a Curtatone spetterebbero 2 milioni e 300mila euro. «L’amministrazione – aveva già dichiarato il sindaco Carlo Bottani nei giorni scorsi – ha inserito il capitolo necessario all’incameramento della fideiussione, funzionale a coprire le spese per il completamento della viabilità di interesse pubblico e le mitigazioni ambientali. E’ un grande e concreto passo in avanti a conferma del lavoro che stiamo facendo verso la chiusura della vicenda». Adesso la palla passa agli avvocati.
«Nel corso degli ultimi sei mesi abbiamo tentato ogni soluzione per riuscire a far ripartire le opere d’interesse pubblico – conclude Fiaccadori – Oggi il Comune, nell’interesse di tutti, si assume il gravoso onere di portare a casa una cifra considerevole per completare i lavori incompiuti. Non possiamo aspettare oltre, ci siamo presi un impegno serio con i nostri cittadini».