Pasticcio tra istituto e ditta, il doposcuola è al freddo
Proteste dei genitori alla materna di Levata: disagi da circa un mese. Il Comune: informazioni sbagliate dal Comprensivo, problema risolto a giorni
CURTATONE. Da quasi un mese i bambini che frequentano il doposcuola alla materna di Levata sono al freddo a causa di un problema di comunicazione tra l’istituto comprensivo di Curtatone, l’ufficio tecnico del Comune e la ditta che si occupa dell’accensione del riscaldamento negli edifici pubblici del territorio. L’amministrazione e gli uffici si sono attivati ieri mattina per cercare di risolvere il problema il prima possibile, e la situazione dovrebbe venire ripristinata entro la fine di questa settimana, ma intanto i genitori sono sul piede di guerra. La segnalazione è arrivata martedì dal portavoce di un gruppo di mamme e papà e rappresentante della sezione E Michele Pepe.
«Durante il primo consiglio di classe dell’anno, fatto all’interno della scuola – racconta – mi sono accorto che i riscaldamenti erano spenti. Ho subito chiesto spiegazioni alla maestra presente, che mi ha risposto non essere mai stati accesi al pomeriggio, ma solo al mattino». Lo stop scatta quindi alle 14, nella fascia oraria che comprende il post-scuola fino alle 18. «Si tratta di un servizio inserito lo scorso anno, che conta una ventina di utenti e che noi genitori paghiamo – prosegue Pepe – mi è stato riferito che già il 30 ottobre le maestre hanno inviato una mail al Comprensivo per segnalare il disagio, ma da allora nulla è cambiato e i bimbi sono al freddo. Credo nella buona fede del Comune, forse c’è stato un problema di comunicazione, però va risolto visto che parliamo della sicurezza e della salute di bimbi».
Il sindaco Carlo Bottani, che inizialmente non era stato messo al corrente dei disagi, ieri ha interpellato l’ufficio tecnico per chiarire le cose. «È vero – conferma l’architetto Nicola Cesari – al pomeriggio nella materna il riscaldamento non è attivo e il motivo è che quest’anno la scuola ci ha mandato una comunicazione lacunosa, senza precisare i giorni esatti e le fasce orarie ulteriori in cui serviva. La loro mail è stata girata alla ditta che se ne occupa, ma probabilmente non ha ritenuto di procedere proprio perché l’informazione era sommaria e si sono voluti evitare sprechi di energia elettrica».
Entro la fine della settimana il tutto dovrebbe essere risolto. «La vicenda si protrae dal 15 ottobre – aggiunge l’architetto – ovvero da quando è cominciata la stagione termica. Adesso abbiamo inviato nuovamente la segnalazione alla ditta, per la terza volta, chiarendone l’urgenza e questa volta dopo aver chiesto al Comprensivo le precisazioni necessarie, e nel giro di pochi giorni i riscaldamenti verranno tenuti accesi anche durante il doposcuola».
Elena Caracciolo