Quesito choc contro i ladri «Quando posso sparare?» In 200 a Levata all’incontro informativo su come prevenire furti e rapine in casa L’esperto di Marcegaglia: è fondamentale illuminare. E riparte la polemica CURTATONE (Levata) «Fin dove arriva la legittima difesa?» Oppure: «Se in casa ho il porto d’armi e una pistola, la posso usare?». E ancora: «Oltre a prendere le botte cos’altro si può fare? servirebbe una mazza da baseball». Sono alcune delle domande arrivate martedì dai cittadini di Levata che hanno partecipato alla serata sulla sicurezza organizzata dal capogruppo di opposizione, Cristiano Rosa, e appoggiata dall’amministrazione. Il palazzetto di Levata è stato riempito da duecento persone, tra cui residenti della frazione ancora scossi dall’ultima drammatica rapina di via Canneti e intenzionati a difendersi. Al tavolo dei relatori c’erano il comandante della polizia locale, Cristiano Colli, il comandante dei carabinieri Maurizio Tessa e il responsabile della sicurezza della famiglia Marcegaglia e istruttore di tecniche operative e difensive, Amedeo Negri. Esperti che hanno illustrato come prevenire furti, rapine e atti di violenza. Colli ha sottolineato la collaborazione tra le forze dell’ordine, il dialogo con i cittadini e il ruolo fondamentale dei gruppi di controllo del vicinato: «Ci sono accorgimenti utili da seguire per rendere sicura la nostra casa ha spiegato – tra questi porte blindate, sistemi di antifurto e vetri antisfondamento. Quando si è soli o distanti dall’abitazione bisogna chiudere gli accessi, tenere accesa almeno una luce e la tv per simulare la presenza di qualcuno,non custodire molti preziosi, cambiare le serrature se si perdono le chiavi». Altro trucco, il non co municare i propri spostamenti sui social network e non aprire mai a sconosciuti. «Sembrano consigli banali, ma non lo sono – ha detto – e chi assiste a un reato deve restare a fornire il resoconto». Tessa ha lanciato un messaggio chiaro: «Dobbiamo rendere la Vita difficile ai ladri, in modo che anche se riescano ad entrare non possano trovare nulla di valore. Camera da letto, armadi e cassetti sono i primi posti messi a soqquadro, quindi abituiamoci a non lasciare cose preziose in vista e chiamare tempestivamente le forze dell’ordine». Negri ha sottolineato 1’importanza dell’illuminazione. Una considerazione che ha fatto scattare le polemiche dal pubblico verso il sindaco, riguardo alla decisione dei mesi scorsi di tenere spenti i lampioni: «Se il problema, c’era è stato risolto – ha risposto Badolato – ma il numero dei reati non dipende dalle luci e il territorio è costantemente sorvegliato dalle pattuglie». Quanto alle domande sulla legittima difesa, Tessa, codice penale alla mano, ha messo in guardia, «perché è facile passare dalla parte del torto». Il numero per le emergenze, messo a disposizione dalla polizia di Curtatone, è 335.1005135. Elena Caracciolo