Pagina 21 – Provincia
Caccia all’amianto nelle case
I vicini dell’Edera preoccupati per ciò che hanno respirato. Analisi sui filtri dei condizionatori d’aria
di Rossella Canadè
CURTATONE Hanno aspettato pazienti finora. Convinti che ci fossero persone più esperte in grado di spiegare quello che è successo. Cosa c’era nella terra che calpestano tutti i giorni e su quella dove i loro bambini avrebbero messo i piedi per andare a scuola. Nell’aria che respirano quando aprono le finestre. Ora sono stanchi. Non hanno perso la fiducia negli esperti di chimica e nella magistratura, ma sono stufi di aspettare. Tutto qui. «Sono passati due mesi dal sequestro della lottizzazione Edera per il ritrovamento dell’amianto – dicono i rappresentanti del comitato di Levata – e nessuno ci ha ancora detto nulla. Noi abbiamo fiducia nelle analisi, nell’inchiesta, in Asl e Arpa, ma vogliamo vedere qualche passo in avanti, dopo sessanta giorni». C’è chi aveva proposto di coprire l’amianto con dei teli, chi vorrebbe delle barriere di plexiglass a dividere le villette dal cantiere. Al termine della riunione di giovedì sera, hanno deciso di prendere il toro per le corna e di farlo loro, un passo. «Abbiamo contattato una ditta specializzata in grado di analizzare i filtri dell’aria degli impianti di condizionamento delle nostre case. I risultati potrebbero dirci tutto o niente. Se verranno rintracciate tracce di amianto almeno sapremo cosa è successo. Ci darà un’idea dell’aria che abbiamo respirato». Asl e Arpa, non si stancano di ripeterlo, «restano i nostri referenti», ma basta avere l’ansia per la loro salute e per quella dei loro figli come compagna delle giornate.