Braccio di ferro su Edera a gennaio
Fissata l’udienza per la vertenza sulla fideiussione da due milioni di Elena Caracciolo
CURTATONE. La data per l’udienza è stata fissata: il 24 gennaio la Sace BT e il Comune di Curtatone si troveranno ad affrontare la vicenda Edera davanti a un giudice. L’annuncio è stato fatto dagli amministratori giovedì sera in un’assemblea pubblica organizzata dal Comitato di quartiere di Levata per segnalare i problemi della frazione.
Inevitabilmente si è parlato anche del caso Edera e il sindaco, affiancato dall’assessore Luigi Gelati e dal consigliere Luca Corradini, ha confermato la data di gennaio. «Ci siamo costituiti in giudizio, una formalità tecnica – ha precisato ieri l’assessore Ivan Fiaccadori – Il nostro legale aveva chiesto il pagamento, il giudice aveva emesso un decreto ingiuntivo a nostro favore ma l’assicurazione ha presentato ricorso. Eravamo in attesa che venisse fissata l’udienza ed ora non possiamo fare altro che aspettare. Siamo fiduciosi e speriamo che venga accolta la nostra istanza».
A settembre l’assicurazione aveva presentato ricorso al decreto che era stato emesso dal tribunale sulla richiesta avanzata dal Comune di riscuotere la fideiussione di Edera. L’amministrazione aveva richiesto il pagamento di un importo di oltre due milioni alla Sace BT per poter completare le opere pubbliche previste. «Il tribunale aveva accolto la richiesta del Comune – ricorda Fiaccadori – il decreto ingiuntivo era rimasto in sospeso per i quaranta giorni stabiliti, però la Sace ha fatto ricorso. Se questo non fosse successo, il decreto sarebbe diventato esecutivo».
Durante l’incontro in sala civica i residenti hanno avuto la possibilità di segnalare alcune criticità. «Il dibattito è stato costruttivo – dice il presidente del Comitato, Franco Presciuttini – si è parlato di tanti piccoli problemi come la pericolosità dell’incrocio sulla Spolverina, la ciclabile di via Costituzione ancora incompiuta, perché verrà completa a maggio, alberi che ostruiscono i marciapiedi, la mancanza di punti luce in qualche zona e la necessità di avere un doposcuola alle elementari».