Si spacca il Comitato di Levata Si dimettono 7 dei 13 soci sulla preposta di gestire teatro e sala civica CURTATONE(Levata) Una grossa frattura, quella all’interno del Comitato di frazione di Levata, che ha portato alla consegna delle dimissioni da parte di sette componenti su tredici. La scintilla è scoccata durante l’assemblea di giovedì sera, quando il presidente Franco Presciuttini ha messo ai voti una proposta: aprire la partita Iva per poter condurre in autonomia la stagione del teatro dialettale e accettare l’offerta fatta dall’amministrazione di gestire la sala civica. Il punto ha causato una accesa polemica tra i favorevoli e non, finché il presidente ha minacciato di lasciare il proprio posto, ma ad andarsene sono stati i contrari e alla fine ha Vinto il si. Il Comitato, un’istituzione per Levata e punto di riferimento per la comunità, aveva rinnovato il direttivo due mesi fa, ed ora si trova dimezzato. I dimissionari sono Marco Marcheselli, Mara Marchesi, Carlo Gatti, Patrizia Vendramini, Antonella Castagna, Alcide Imperiali (non era presente alla riunione ma ha dichiarato di voler abbandonare) e Vanna Messora, che poco dopo la fine dell’assemblea ha scritto su Facebook Non è stato possibile fare altre scelte ma telefonicamente non ha voluto fare commenti. Sono rimasti in carica Presciuttini, Raffaele Rotondo, Fausto Baraldi, Claudio Taschera, Aldo Chiavelli e Cristina Chiozzi (assente). A loro Si aggiungerà Ivan Mari. Lo scontro è nato dalla mia proposta di aprire la partita Iva per poter gestire il teatro dialettale, perché prima era in mano alla Pro Loco ma poi l’associazione si è chiamata fuori – spiega il presidente – per gestire inoltre il contributo che il Comune ci ha dato per il teatro, e infine per la gestione della sala civica. I contrari hanno detto che sarebbe stata una scelta rischiosa, io ho minacciato le dimissioni, invece se ne sono andati gli altri. Ieri è stata inoltrata la richiesta per aprire la partita Iva. Quando sono usciti tutti abbiamo votato, il numero era legale. Per ora non si faranno nuove elezioni. Il sindaco Carlo Bottani precisa che la proposta voleva dare maggiore autonomia al Comitato e rafforzarlo, visto l’impegno e la serietà da sempre dimostrati. Elena Caracciolo