Bonifica veloce per Edera Asl, Arpa e pm sul piano
Curtatone, sul progetto di messa in sicurezza ultima parola ai magistrati
L’obiettivo condiviso è far ripartire il cantiere per la scuola entro l’estate
Lo sfogo di Capiluppi: salasso per i ritardi
Risale a soltanto due giorni fa lo sfogo di Alessandro Capiluppi alla Gazzetta. L’imprenditore aveva spiegato di essere disposto ad accollarsi l’onere di togliere le 7mila tonnellate di materiale già deposto nelle trincee stradali come sottofondo pur di poter riprendere i lavori. Anche se le analisi eseguite dall’Arpa hanno escluso la presenza di amianto in quel punto. «Io ho quaranta dipendenti e una volta che hanno finite le ferie, cosa faccio? Metto a casa le persone? Per noi quello è un lavoro importante e non possiamo permetterci ulteriori ritardi. Nel merito non entro». CURTATONE Un tavolo operativo per la bonifica della lottizzazione Edera. La notizia è emersa ieri mattina al termine di una riunione in Procura tra il Pm Giulio Tamburini, il sindaco di Curtatone Antonio Badolato e l’assessore Francesco Ferrari. Al tavolo prenderanno parte le ditte coinvolte nella vicenda amianto, Asl, Arpa e carabinieri che studieranno insieme il progetto per la rimozione dei rottami di riempimento portati all’Edera e la pulizia con messa in sicurezza dell’ intera zona. Una volta progettate le modalità e i tempi dell’intervento, che coinvolgerà l’intera area, il team presenterà il piano al Pm, che a quel punto disporrà il dissequestro della zona per consentire lo svolgimento dei lavori. Che, secondo le intenzioni comuni, dovrebbero svolgersi entro l’estate per permettere la ripresa degli interventi previsti nella nuova lottizzazione. «Il Comune in questa vicenda è stato pesantemente danneggiato – afferma il sindaco di Curtatone Antonio Badolato – stiamo scontando un ritardo pesante per la costruzione della scuola. Un anno esatto: speriamo, a questo punto, che la bonifica dell’area termini anche prima dell’estate, così che i lavori possano riprendere subito per avere la scuola ultimata entro il settembre 2013e anche prima dell’estate L’intervento di messa in sicurezza dovrebbe essere effettuato dalla ditta Capiluppi, che potrà così riprendere l’attività messa in ginocchio dal sequestro disposto dalla Procura dopo il rinvenimento dell’amianto. La zona critica è quella più esterna alla lottizazione, dove è stata trovata una tubazione sotterranea irrigua in cemento amianto, ad una profondità di circa un metro e mezzo, che risale agli anni Settanta. Quest’area è di proprietà dell’immobiliare Edera di Lagocastello immobiliare, cui fanno capo gli imprenditori Antonio Muto e Alessandro Borsato. (r.c.)