Martedì 13 aprile alle 21
nella sala civica “Fausto Baraldi” di Levata
si riunisce, per la 118esima (!) volta, il Circolo dei Lettori di Levata per commentare il libro “La ribelle” di Valeria Montaldi.
Come sempre, avendo già letto il libro, ci scambieremo le sensazioni che ci ha procurato; e tutti i nostri amici sono invitati a partecipare. Tuttavia la strana epoca che viviamo ci obbliga, questa volta, ad invitare gli ospiti ad una presenza virtuale, come è meglio spiegato qui sotto.
Ma una ragione in più per esserci, anzi la vera ragione, è che l’autrice ha voluto farci il regalo della sua presenza, ovviamente anche lei in video: potremo quindi, anche in questa occasione, sentire, dalla viva voce di chi il racconto lo ha immaginato e costruito, quali sensazioni le suggeriscono i nostri spassionati e sinceri commenti.
“La ribelle” è un romanzo ambientato nel medioevo, come altri suoi racconti, e ci ha detto di amarlo particolarmente. Tuttavia Montaldi rifiuta l’etichetta di autrice di romanzi storici: semplicemente, dopo aver ‘scoperto’ il medioevo per averlo studiato in profondità, se ne è trovata avvinta, e lo utilizza come metafora per ritrovare nel passato le tante storture della nostra società che sopravvivono ancora oggi. Fra queste, in particolare, la condizione femminile, tema di grande attualità, che è centrale ne “La ribelle”.
Come sempre i nostri incontri sono aperti a tutti, e sono consigliati anche a chi non ha (ancora) letto il libro. L’evento lo trasmetteremo con Zoom e chi volesse partecipare non ha che da scrivere a info@levata.org per ricevere il link di invito. Siate puntuali però, iniziamo esattamente alle 21. Parteciperà probabilmente, come uditrice ed amica di Valeria, anche Rita Charbonnier, che è stata protagonista di un precedente incontro, nel quale diversi partecipanti esterni non sono riusciti a collegarsi: andrà sicuramente meglio questa volta, stiamo cercando di imparare .
Naturalmente non finisce qui: l’incontro successivo sarà su “Ancora dalla parte delle bambine” di Loredana Lipperini. Purtroppo l’autrice non ci ha concesso la sua presenza, perché ritiene quel libro una sua esperienza del passato che non desidera rivangare, ma noi non disperiamo. Successivamente, poi, andremo all’estero con Michel Bussi e così vorremmo continuare. Seguiteci!