L’assemblea mensile del comitato di quartiere si è tenuta ieri, giovedì 8 settembre (vedi la convocazione).
Abbiamo preso atto del (lamentevole) stato di sospensione (o attesa) in cui si trovano molte delle opere previste a Levata: la ciclabile di via Costituzione, i lavori di completamento all’esterno della scuola, l’interruzione di via Rubens, e, ovviamente, Edera, dove si attende il completamento della procedura di ingiunzione, che potrebbe rendere disponibili i fondi necessari per la ciclabile, la rotonda, l’incrocio di via Arginotto e altro ancora.
Lo stato delle segnalazioni al comune per problemi vari è soddisfacente, le risposte arrivano, soprattutto tramite la app. Tuttavia il ruolo degli amministratori, visto dalla nostra parte di cittadini, assomiglia troppo spesso a quello di trasferitori di messaggi per e dai funzionari comunali: vorremmo invece molta più incisività nel determinare e correggere le cause organizzative interne alla macchina comunale che causano certi disservizi.
Vorremmo inoltre vedere il comune attivarsi per inviare direttamente bollettini precompilati IMU e TASI a tutti i cittadini, in modo da evitarci lo stress annuale di verificare i calcoli cercando di non commettere errori.
Sul referendum ha prevalso la posizione di non prendere posizione: organizzeremo però, al momento opportuno, uno o più incontri informativi rivolti ai concittadini.
Abbiamo anche preso atto della recente decisione del consiglio comunale di mettere in opera il bilancio preventivo comunale ‘partecipato‘ (o partecipativo). E’ un tema non facile, che richiede di raccogliere, organizzare e opportunamente filtrare la collaborazione dei cittadini nel formualare gli obiettivi economici della politica comunale. Il comitato è ovviamente disponibile a contribuire a questa operazione. Abbiamo tuttavia osservato che, per questo primo anno (2017), la decisione è arrivata già in ritardo, essendo tuttora necessario formulare metodi, procedure, vincoli, obiettivi e quant’altro, e che sarebbe inutile (e disperante) per i cittadini mettere insieme una procedura rifatticcia e non adeguatamente efficace. Constatiamo invece che il bilancio preventivo viene ogni anno approvato con un ritardo variabile fra 4 e 8 mesi: sarebbe gradito vedere la messa in opera, da subito, di uno sforzo organizzativo volto ad assorbire, almeno gradualmente, questo ritardo strutturale, mentre attendiamo l’amministrazione al varco di una efficace iniziativa su questo tema della partecipazione, che è stato ed è tuttora uno dei cavalli di battaglia del sindaco.
Leggi il verbale.