Il 21 Ottobre l’amministrazione ha incontrato le principali organizzazioni di Levata (Comitato, Polisportiva e Parrocchia), al fine di presentare il progetto della nuova scuola.
Il comitato ha presentato, in quella sede, le proposte elaborate negli anni sulla sua possibile collocazione; le riassumiamo brevemente (le potete anche approfondire qui e qui):
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Ristrutturazione edificio esistente
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Localizzazione in area Comac (ci è stato detto che sono in corso trattative con l’imprenditore: perché non si fa uno sforzo per includervi la scuola?)
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Realizzazione al posto dei campi di calcio in zona polisportiva (è vero che quest’ultimi andrebbero ricollocati a Edera, ma in questo modo si avrebbe un bel centro sportivo culturale e ricreativo attorno al palazzetto, con la possibilità di aggiungere, in futuro, una sala polivalente).
Come già accaduto con la passata amministrazione, anche stavolta abbiamo assistito alla semplice esposizione di decisioni già prese senza ascoltare la popolazione: la scuola si farà nella lottizzazione Edera!
A nulla è servito presentare obiezioni sui rischi di questa scelta:
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Collocazione lontana dal centro
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Un’area che per decine d’anni sarà popolata da cantieri (rumori, polveri, fango e rischio vandalismo).
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Una lottizzazione che rischia di aggiungere ulteriori appartamenti vuoti dove già ce ne sono troppi (con le nuove condizioni socio-economiche il futuro di Edera è diventato incerto).
Ancora una volta ci è stato presentato il “grande progetto per Levata” con risistemazione del centro, ciclabili, servizi e soprattutto una nuova scuola moderna energeticamente autonoma e realizzata in 2 anni!
Le parole sono sempre quelle, le stesse dell’Amministrazione precedente: a sentire quest’ultimi oggi avremmo già la scuola, mentre un quartiere pronto ad accogliere 1500 nuovi levatesi festanti sarebbe in un buono stato di avanzamento. E invece cosa abbiamo? Solo campi incolti!
Dovremo quindi subire una scuola che per anni si troverà in mezzo al deserto?