Scuola: la posizione dell’amministrazione

Si è svolta ieri sera (27 marzo) in consiglio comunale la prevista discussione sulla situazione del progetto Edera, che, come tutti sappiamo, coinvolge principalmente (ma non solo) la nuova scuola primaria.

Gli amministratori hanno confermato quanto già si sapeva: l’impresa incaricata si è dichiarata non in grado di rispettare gli impegni e il comune ha già iniziato la procedura per ottenere il pagamento della fideiussione.

Questo è il piano che il comune intende applicare per realizzare la scuola, da tutti confermata come opera indispensabile ed improcrastinabile (?):

  1. Con il pagamento della fideiussione (7,8 milioni, dai quali va detratto il valore delle opere già realizzate, 2 milioni circa) realizzare le opere di urbanizzazione necessarie alla scuola in area Edera: strade di accesso, parcheggi, verde, allacciamenti
  2. Ottenere dall’impresa proprietaria dell’area la cessione gratuita del terreno sul quale far sorgere la scuola (è l’area di 10.000 mq prossima a via Levata, già destinata a questo scopo nel progetto Edera)
  3. Far realizzare la scuola da altri sulla base di un ‘contratto di disponibilità‘. Si tratta di un rapporto, simile ad un leasing, di recentissima istituzione e che richiede di indire una gara pubblica: il privato vincitore della gara realizza l’opera in proprio e resta proprietario della stessa per la durata del contratto (che può essere anche di 30 anni), in cambio il comune paga un canone fino al passaggio di proprietà finale

Il comitato aveva già discusso queste alquanto prevedibili opzioni e ritiene che la strada indicata non possa portare da nessuna parte, e che, nella migliore delle ipotesi, siano necessari tempi inaccettabilmente lunghi. Sembra quasi che l’amministrazione non abbia alcuna voglia di risolvere il problema, comunque dettaglieremo le nostre considerazioni nell’assemblea del 4 aprile, per la quale rinnoviamo l’invito a partecipare a tutti gli interessati. Naturalmente tutti potranno portare le proprie idee e proposte. La domanda, per tutti, non è cambiata con il consiglio comunale di ieri e resta ancora la stessa:

Che fare?

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