Il presidente Presciuttini: “Un plesso nuovo della stessa metratura costerebbe la stessa cifra”
“No alla ristrutturazione delle scuole”
Il Comitato di Quartiere di Levata boccia l’ipotesi del Comune di Curtatone
CURTATONE – «Siamo contrari all’ipotesi di ristrutturare la vecchia scuola di Levata. Si tratta di un’operazione economicamente in perdita. Così si buttano via i soldi». Secondo Franco Presciuttini, presidente del Comitato di Quartiere, la riqualificazione dell’edificio esistente costa quanto edificarne uno nuovo delle stesse dimensioni. I dirigenti del Comitato pubblicheranno sul proprio sito internet un documento che contraddice la scelta verso la quale sembrerebbe essere orientata l’amministrazione comunale di Curtatone, per risolvere il problema della scuola. «La ristrutturazione della vecchia scuola costerà circa un milione e duecentomila euro, ai quali devono essere aggiunti 450mila euro di affitto del prefabbricato temporaneo nel quale saranno ospitati gli alunni durante i lavori di riqualificazione – afferma Presciuttini – ovviamente i locali provvisori non potranno poggiare sull’erba ma dovranno essere posizionati su una base di cemento. Pertanto sarà necessario un intervento di sistemazione del terreno. Complessivamente arriviamo a un milione e ottocentomila euro. Una scuola nuova della stessa metratura (1.500 metri quadrati) costerebbe la stessa cifra ». Le osservazioni del Comitato riguardano anche il fatto che, a parità di costi, l’investimento di un nuovo plesso scolastico potrebbe essere ammortizzato nell’arco di trent’anni mentre l’edificio ristrutturato avrebbe una durata di dieci anni. «A Levata non esistono strutture idonee per ospitare gli studenti -sottolinea Presciuttini -inevitabilmente si dovrà ricorrere a un prefabbricato temporaneo dove i ragazzi possano fare lezione. In zona ci sono capannoni vuoti ma non hanno il soffitto e gli spazi non sono separati». Alcune settimane fa, durante un’assemblea pubblica, l’amministrazione comunale ha spiegato che, a fronte della fase di stallo in cui è incappato il progetto della scuola da costruire nella lottizzazione Edera, l’ipotesi più realistica è ora costituita dalla riqualificazione del vecchio edificio.
Giovanni Vigna