Era schivo e riservato, ma un vero vulcano. Nonostante le sue umili origini, Fausto era un campione della promozione della cultura: ha ideato il concorso letterario, il circolo dei lettori di Levata, il circolo dei piccoli lettori, i concorsi annuali di scrittura, disegno e giornalismo(!) per i bambini della 5a elementare. Ha fondato la biblioteca di Levata e ha continuato a gestirla finché ha potuto. Organizzatore di eventi e serate: ci ha portato Stelio Carnevali, Luca Artioli, un ricordo di Albano Bissoni con Alfredo Facchini e Wainer Mazza, gli altri suoi amici d’Al Fogolèr, Gilberto Cavicchioli, Danilo Montini , Chiara Prezzavento, Luigi Desiderati, e l’elenco potrebbe continuare.
Ma non basta: è stato pittore raffinato e poeta, all’occasione anche vignettista, cultore del dialetto, che adorava, e si è pure ‘concesso’ di vincere un concorso di poesia dialettale! Ricordiamo le tante serate incentrate sul dialetto che, sempre restando riservato e silenzioso, ha organizzato. E, come se non bastasse, era anche cultore della storia mantovana.
Nel 2015 il sindaco gli ha consegnato il premio Canneti alla bontà: anche in quella occasione ci rimbrottò bonariamente per averlo proposto e sostenuto, affermando, come era suo solito, che lo avevamo messo in una situazione imbarazzante, perché lui quel premio non sentiva proprio di meritarlo!
Per noi del Comitato di Levata è stato un amico fidato e affidabile, un insostituibile motore di iniziative, è un colpo durissimo anche per noi. Già da diversi mesi era stato colpito da un grave tumore, ma continuava, nonostante tutto, a sostenerci da casa ed a collaborare financo alla organizzazione dei circoli di lettura. Ora il mostro se lo è preso, come tanti altri, troppi. RIP